galline filosofe
Una gallina filosofa guarda va un sasso e diceva: “Chi mi dice che questo è un sasso?” Poi guardava un albero e diceva: “Chi mi dice che questo è un albero?” “Te lo dico io,” rispondeva una gallina qualsiasi. La gallina filosofa la guardava con compassione e domandava: “Chi sei tu che pretendi di dare una risposta alle mie domande?” La gallina qualsiasi la guardava preoccupata e rispondeva: “lo sono una gallina.” E l’altra: “Chi mi dice che tu sei una gallina?” Dopo un po’ la gallina filosofa si trovò molto sola.
Una gallina ignorante aveva sentito parlare del latino e credeva che fosse una cosa da mangiare, un nuovo mangime. Ne parlò con le compagne che manifestarono un certo scetticismo. Una gallina che si credeva più furba delle altre disse: “Cretine, il latino non è un mangime, ma una bestia da cortile” e poi aggiunse con aria molto saputa: “Assomiglia al porco ma è ancora più cattivo.”
Una gallina strabica vedeva tutto il mondo un po’ storto e credeva che fosse storto veramente. Vedeva storte anche le sue compagne e anche il gallo. Camminava sempre di sbieco e spesso andava a sbattere contro i muri. Un giorno di vento passò con le compagne davanti alla torre di Pisa. “Guarda il vento che ha stortato quella torre,” dissero le galline. La gallina strabica guardò anche lei la torre e la vide perfettamente diritta. Non disse niente, ma pensò che forse le sue compagne erano strabiche.
Nel pollaio si accese una discussione se fosse più bella l’alba o il tramonto. Si formò il partito delle galline albiste e quello delle galline tramontiste.Con il passar del tempo, le une dimenticarono l’alba e le altre dimenticarono il tramonto; rimase solo l’odio delle une contro le altre.
4 Commmmenti:
finti filosofi, riflettete...
sì...nel nostro mondo tutto è relativo...
tutto è relativo!
w le galline strabiche!!!
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